Ballata-note-1 © Photo: Maurizio Buscarino
 

La ballata di fine millennio - Note d'autore

C’è Storia e storia (testo di Mara Cantoni)

Un tango, un valzer, e in mezzo la Storia. Gli anni di Weimar, la miseria e la guerra, l’internazionalismo, le rivoluzioni tradite, il socialismo reale, la Germania divisa, il mito americano. Un valzer, un tango, e il profilo di Brecht. La sua giovinezza scapigliata, l’ideologia marxista, l’esilio, la vecchiaia.
Attraverso una ventina di canzoni, di Brecht-Weill e di Brecht-Eisler, ma anche di Bierman e di Vissotskij passando per il ghetto di Varsavia, attraverso le parole di tedeschi e di russi eccellenti (da Tucholsky a Enzensberger a Majakovskij) nonché dello spettro dell’ebreo errante che si aggira, la Ballata di fine millennio rimette l’accento su quel punto d’intersezione tra privato e politico, tra storia e Storia, che non è soltanto tema dominante nella vita e nell’opera di Brecht, ma nodo cruciale di ogni cultura e finalità da più di vent’anni lasciata alla deriva. Così si attraverseranno, ridendo e piangendo, momenti diversi e diversamente importanti di questo secolo, in uno spettacolo lineare e insieme bizzarro che non intende lesinare emozioni e qualche sorpresa.
Con buona pace dell’imperturbabile Brecht.

   
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